Quali sono le sfide nell’ambito della conformità legale e della corruzione per il settore minerario in America Latina?
Eduardo Herrera, Direttore di Escudo Azul, sarà presente come relatore al prossimo Convegno per gli acquirenti di Achilles Connect, in programma a Lima, Perù, il 23 agosto, [the premises of] presso la SNMPE (Sociedad Nacional de Minería Petróleo y Energía).
Forte della sua esperienza di avvocato, ricercatore e consulente in materia di diritto penale, analisi del rischio penale e strategie anti-corruzione, la sua presentazione si concentrerà sulle sfide attuali per le società minerarie nell’ambito della corruzione e della conformità legale, nonché sui rischi e le responsabilità per società e persone fisiche.
In anteprima, di seguito, gli argomenti che tratterà durante la relazione.
Quali sono le sfide attuali per le imprese nell’ambito della corruzione e della conformità legale?
In generale, le imprese sono preoccupate dei rischi cui sono esposte in relazione al problema della corruzione e alle sue implicazioni legali. In particolare nelle grandi aziende, c’è ancora una mancanza di trasparenza generalizzata che nessuno si è sforzato di eliminare.
In uno scenario irto di rischi, credo che le imprese non sappiano esattamente a cosa sono esposte, chi sono gli attori coinvolti e quali misure si debbano adottare per ridurre al minimo il loro impatto.
Quali sono i principali fattori di vulnerabilità?
Dal mio punto di vista, ogni azienda è un universo a sé stante. Ciascuna ha un’identità propria e agisce di conseguenza. Apple e Samsung, per esempio, agiscono in maniera totalmente diversa l’una dall’altra, rispecchiando le loro identità.
Manca una corretta mappatura dei rischi. Ed è proprio questo il problema. C’è anche un problema di competenze professionali. Per esempio, non si può incaricare della risoluzione di una controversia legale o penale un responsabile finanziario o un controller, come non si può assegnare un incarico di natura finanziaria a un legale. Occorre una persona con esperienza nel settore, perché in materia di corruzione, l’organismo chiamato a valutare i modi e i mezzi per mitigare il problema sarà il sistema di giustizia penale.
Credo che il problema principale sia che le aziende non hanno imparato a mappare e identificare il rischio. Se non adotti misure corrette in tale direzione, è difficile combattere o contenere questo rischio.
In termini generali, potrebbe descrivere i rischi cui sono esposte le società minerarie?
Nel caso specifico delle società minerarie, i rischi maggiori sono legati alla corruzione, ai rapporti con i fornitori e ai conflitti di interesse. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, può accadere, per esempio, che una persona che lavora nel settore minerario abbia anche attività commerciali parallele, per cui finisce per vendere alla stessa società. Questa pratica è un problema che è diventato comune nel tempo ed è spesso tollerato dal settore. In questi casi, per esempio, vi sono evidenti ripercussioni dal punto di vista legale.
Per quanto riguarda la questione della corruzione nelle relazioni pubblico-privato, chiunque sia in grado di corrompere un dipendente pubblico al fine di ottenere o mantenere un permesso o una licenza a nome dell’azienda, e lo faccia utilizzando fondi aziendali, genera quasi automaticamente responsabilità sanzionabili a carico dell’azienda.
Spesso inconsapevolmente, l’azienda finisce per essere un mezzo o un veicolo per commettere un reato.
Questo è il grosso problema attuale per le imprese.
A suo avviso, qual è il modo migliore per affrontare la questione? Quali buone pratiche si potrebbero adottare a riguardo?
Sostengo da sempre che la conformità legale debba essere una pratica singolarmente calibrata per ciascuna azienda. Osservo che invece, a livello globale, è stata trasformata in una procedura standard, bella sulla carta, ma capace di generare un grado eccessivo di fiducia. È proprio qui che ritengo risieda l’errore.
In primo luogo, per me è fondamentale identificare i rischi effettivi che l’azienda si trova ad affrontare e lavorare da lì, verso obiettivi specifici prefissati. Per esempio, individuando debolezze e vulnerabilità. In secondo luogo, occorre lavorare sull’applicazione del principio che le persone devono avere un’idea chiara di quale comportamento l’azienda si aspetta da loro.
Con il mio intervento, un po’ fuori dal coro, desidero scuotere il sistema e dimostrare che la conformità legale, nella sua forma attuale, non è adatta agli scopi che si prefigge. Dobbiamo mettere in atto una nuova modalità di conformità integrata e multidisciplinare, che affronti non solo la questione giuridica, ma anche fattori psicologici, normativi, di intelligence, ecc.