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Comportamento etico nelle supply chain

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Comportamento etico nelle supply chain

Il comportamento etico nella supply chain è di importanza fondamentale. Le aziende devono sapere quali princìpi devono seguire e come rispettarli.

Secondo la società di ricerche di mercato Ipsos MORI, più di quattro consumatori su cinque affermano che per loro gli standard etici sono importanti nel commercio al dettaglio. Inoltre, il 38% afferma di essere disposto a pagare di più per un prodotto, se un’azienda agisce in modo etico.

In effetti, tutti i segnali confermano l’importanza sempre crescente dell’approccio etico nella supply chain. E le aziende che possono dimostrare di essere virtuose, dovrebbero essere premiate dal mercato. Tuttavia, il confine tra ciò che è ritenuto accettabile e ciò che non lo è, è in continua evoluzione. E molte aziende potrebbero aver bisogno di aiuto sul tema dell’etica nella supply chain.

Cosa si intende per etica nella supply chain?

Nel contesto dell’approvvigionamento sempre più globale, sono venuti alla luce casi di sfruttamento e di abuso che hanno sollevato un interrogativo: i princìpi etici possono essere sacrificati per produrre merci a basso costo?

Quando si parla di comportamento etico nella supply chain, gli esperti solitamente pongono l’enfasi sui seguenti aspetti:

Libertà di impiego e associazione

Eradicazione del lavoro minorile

Condizioni di lavoro sicure e igieniche

Paga e orario di lavoro ragionevoli

Trattamento umano e non discriminatorio

Lotta contro la corruzione e la concussione

Consapevolezza ambientale

In passato, questi elementi che contribuiscono a creare una supply chain etica ineccepibile, dipendevano in larga misura dalla scala di valori delle singole aziende e dei singoli paesi. Negli ultimi decenni sono invece stati ancorati al diritto internazionale.

Cosa possono fare le aziende?

Le grandi e piccole imprese devono conoscere le leggi che regolano le questioni etiche nelle supply chain e le implicazioni che tali leggi hanno sulle rispettive pratiche commerciali.

Quest’ultimo punto richiede che le aziende comprendano i propri valori e obiettivi etici, li codifichino ed eliminino le aree a rischio dalla loro supply chain.

Molte aziende creano un codice etico per la propria supply chain, cui tutti i fornitori devono adeguarsi. Una di queste è Coca-Cola Company: il gruppo regola l’etica e la conformità legale attraverso il proprio Codice di condotta aziendale. E per quanto riguarda il rispetto delle leggi e la condotta etica in qualsiasi situazione, Coca-Cola Company impone ai propri fornitori gli stessi identici requisiti e aspettative validi per i propri dipendenti.

La trasparenza gioca un ruolo chiave nel mantenimento degli standard etici in una supply chain. E le aziende devono sapere chi sono i loro fornitori, andando anche oltre i fornitori di primo livello. Achilles fornisce soluzioni per la gestione dei fornitori, per esempio creando e gestendo community collaborative e la mappatura della supply chain, strumenti che consentono alle aziende di identificare tutte le componenti nella supply chain. Ciò semplifica l’identificazione di casi di mancato rispetto dei codici etici in una data rete.

Jenny Willott, Ministro del Commercio e dell’Industria del Regno Unito, ha dichiarato: “La trasparenza dovrebbe sempre essere al centro dell’attività di qualsiasi azienda. Tutte le aziende, compresi i rivenditori al dettaglio, devono assicurarsi di fornire ai propri clienti le giuste informazioni e devono parlare apertamente delle loro supply chain.”

“I consumatori sono più interessati che mai a conoscere tutti i passaggi nella filiera, dal produttore fino allo scaffale. Inoltre non hanno paura a esprimere la propria opinione o semplicemente a cambiare fornitore, se ritengono che vi sia abuso o sfruttamento della manodopera che concorre alla produzione delle merci.”

La regola d’oro

La regola standard dell’etica nella supply chain è, in definitiva: “Conosci i tuoi fornitori”. Le aziende devono essere sicure che i loro partner commerciali rispettino determinati standard per garantire che la loro catena di approvvigionamento sia conforme alla legge. Tutti i fornitori Achilles sono verificati per assicurare che siano conformi alle normative e siano solidi e affidabili. Ciò aiuta gli acquirenti a gestire i rischi e ad assicurarsi di collaborare con aziende che condividono i loro stessi valori.

 

Ovviamente è più difficile monitorare le attività dei fornitori internazionali. Ma è qui che entra in gioco la mappatura della supply chain. Le aziende possono individuare chi sono i loro fornitori e con chi fanno affari: possono verificare che tutte le parti seguano le loro linee guida etiche. Inoltre, le aziende possono fare in modo che i fornitori siano verificati in maniera indipendente da Achilles, introducendo così un’ulteriore garanzia di comportamento esemplare.

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